Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Al principio la poesia ci chiede a che “esercito” apparteniamo, ma poi continua affermando che anche se siamo di diverse nazioni ci accomuna la consapevolezza (appena nata, spasimante e involontaria) che siamo tutti fratelli.
Questo mi ricorda la mia scuola di musica dove i professori dicono che siamo uniti come fratelli grazie all’arte, anche se ad alcuni piace piú ballare piuttosto che suonare uno strumento. Ma in realtá non é sempre cosí, è difficile avere un sentimento di fraternitá verso qualcuno, pensare che l’altro sia mio fratello semplicemente perché suona uno strumento, perché l’ambizione, che ti porta a voler essere sempre migliore dell’altro, si rivela essere contro il nostro sentimento di fraternitá. Ballare e cantare bene sono i requisiti necessari per passare al livello successivo, e a quel punto mi chiedo: dov'è questo sentimento di fraternitá che doveva unirci tutti attraverso l’arte? L’ambizione di superare l’altro ci separa o potrebbe anche unirci?
Ugualmente siamo fratelli perché spinti da uno stesso desiderio.
Laura Polanco, Terza Media A, 2019
Comments